⁃ Perché non vieni con noi?
È il momento che lo fa parlare, l'emozione di vederla fuori, sana, se non nella testa, almeno nel fisico. È l'idea di poter avere nuovamente qualcuno accanto a se, di non sentirsi solo come un cane e di iniziare un nuovo clan. Sono tante idee, e forse alla fine è solo il sentimento.
⁃ Hanno bisogno di me.
La mente non c'è, si spegne su quella risposta a cui non può ribattere, perché sa che è vero, perché c'è una dannata apocalisse che incombe, perché lei vuole restare, vuole affrontare le sue battaglie.
Sue.
E lui ha due bambini a cui pensare, non può farsi coinvolgere da cose simili.
Non può restare come vorrebbe, prendere le armi e stare al suo fianco, entrare in quel nuovo clan che può solo portarti alla morte.
Ma ha due bambini, che dormono nel caravan a cui è appoggiato, che hanno solo lui, che aspettano una nuova vita piena di avventure.
Si accontenta del sesso, si aggrappa a lei, in lei, e c'è una tale disperazione, ogni bacio che sa di ipotesi, si se e di ma, di occasioni sprecate e di futuri incerti.
Quando la mattina dopo lascia il materasso per fumarsi una sigaretta appena fuori il furgone, controllando i bambini nel Caravan, non può fare a meno di sentire l'odore di lei sulla pelle. Le regala una moneta di rame prima che vada via, il cavallo inciso su di essa è meno consumato di quello sulla medaglia che indossa lui, ma non per questo porterà meno fortuna. La rassicura.
La guarda andare via, quindi sale sul furgone iniziando le manovre per attaccarlo al rimorchio e iniziare i preparativi per la partenza.
⁃ Quando non avranno più bisogno di te, potresti venire. Raggiungerci. L'America non è poi così grande.
⁃ Potrei. Prendermi una lunga vacanza, io, te e i bambini.
E sa già che non si rivedranno mai più.
⁃ Mi mancherai.
⁃ Anche tu.